Un bellissimo film con Steve Martin e Dayane Keaton, spassosissimo, celebra una delle figure importanti di quella cerimonia che è il matrimonio: Il papà della sposa.

Diciamolo, quando pensiamo al matrimonio abbiamo in mente pochi ma importanti fotogrammi: l’entrata, il rito, il riso e la festa.

Eccolo il papà della sposa che attraversa la navata della Chiesa (o luogo dove il matrimonio verrà celebrato). Al proprio fianco c’è una parte della propria vita, una sua costola, la sua donna più importante: la figlia.

Eccolo il papà che sta affidando il gioiello più bello della sua casa ad uno, sconosciuto fino a pochi anni prima; sta affidando ad un altro uomo la sua creazione più bella.

Ancora probabilmente gli girano, ma è contento di vedere la propria figlia felice. Attraversano la navata, catalizzano l’attenzione di tutti, per un momento lo sposo passa in secondo piano, gli arrivano di fronte, gli stringe la mano e con il pensiero sussurra: “Falla soffrire e te faccio male…ma male!”. Lo sappiamo, è inutile che negate cari papà lo avete pensato!!!

In ogni rituale che si rispetti ci sono passaggi importantissimi codificati da colori, parole, gesti. In questo rito nel rito, il papà deve comunicare tutto con il suo comportamento e quindi anche con l’abbigliamento: serietà, austerità, laconicità, concretezza, bellezza e personalità!

A meno che la sposa non decida un colore particolare a cui tutti si devono attenere, ci piace immaginare il papà della sposa con un abito scuro con una giacca classica che non scopra il sedere, la spalla all’inglese, il rever non inferiore ai 5 cm, il tessuto in pura lana vergine, la texture liscia o al limite con una leggera armatura. Con il nostro servizio “a misura” possiamo personalizzare al massimo l’abito.

La camicia? Decisamente “a misura” per l’occasione, con il polsino doppio uso per i gemelli, un collo italiano, tutto in cotone doppio ritorto, fintina copri bottoni, iniziali sul polsino.

Il pantalone? Non eccessivamente corto mi raccomando! Un papà giovane può optare per un fondo 19cm di larghezza e una distanza di 5 cm tra il tallone e l’inizio del pantalone mentre, per un papà più attempato il fondo del pantalone può essere anche di 20 cm di larghezza ed una distanza tra tallone e inizio dell’orlo di 4 cm in questo caso il pantalone può appoggiare sulla scarpa in maniera più marcata.

Le leggi servono per essere violate ed infatti in questi anni abbiamo incontrato tanti papà che hanno voluto tramettere la loro personalità nei modi più disparati: smoking colorati, panciotti eccentrici, giacche damascate…

Hanno voluto comunicare a modo loro: Occhi al cranio sposo!

De resto con i nostri look vogliamo aiutare le persone a comunicare l’amore di un padre per la figlia.

 

 

 

 

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